
Post Pandemia Ansia Intestino
Per riequilibrare la salute psicofisica è necessario agire sulla mente, sullo spirito e sul corpo.
Il normale contatto sociale è stato, per forza di cose, surrogato da un canale di comunicazione
potentissimo, ovvero il social media che a poco a poco sta spostando il rapporto umano sociale con quello virtuale.
Non dovrebbe neanche sorprenderci che in questo momento storico troviamo un incremento del quadro delle dipendenze che spesso si trovano sul banco d’accusa. Infatti questo effetto devastante è solo cresciuto in modo esponenziale nel periodo pandemico, date le restrizioni che cerchiamo di rispettare e che ci impongono principalmente di relazionarci con l’intelligenza artificiale – per superare la monotonia, l’apatia e sfuggire dallo stress della vita quotidiana.
Ebbene, non sono pochi gli studi che stanno rilevando l’incremento delle dipendenze comportamentali e da sostanze nei periodi di lockdown – consumo di alcol, consumo di cibi calorici e abuso di social.
La conseguenza è un incremento dei livelli di depressione, di insonnia, di disturbi alimentari e delle emozioni della paura, della rabbia dettate queste ultime principalmente dalla confusione delle norme sociali in cui ci troviamo a vivere.
La privazione di un elemento fondamentale per la crescita personale di ogni individuo porta questo, inevitabilmente, verso la continua ricerca di un altro pezzo importante per la sua maturazione, o almeno così dovrebbe essere.
Ciò di cui ha avuto sempre bisogno l’uomo è proprio la relazione sociale per sbagliare, imparare e, quindi, formarsi e forse maturare.
È indubbio che l’umanità è stata colpita da un potente fardello che corrode l’elemento fondamentale del contatto sociale.
Uscirne è nostro dovere e prendere in mano la situazione spesso arduo perché non si sa da dove iniziare.
Dunque facciamo leva su ciò che conosciamo: noi stessi.
E su ciò che conosciamo dell’ansia: c’è correlazione fra stato ansioso le nostre abitudini.
1 – respira
2 – medita
3 – dieta
4 – probiotico
5 – esercizio fisico
6 – visualizzazione
1: respira – perché?
Quando una persona è costantemente ansiosa, o preoccupata, può sviluppare una respirazione scorretta. Quando siamo in prossimità di un episodio ansioso, il nostro battito cardiaco aumenta, e porta l’organismo in uno stato di iperventilazione. Uno stato ansioso costante porta a respirare in modo scorretto ovvero usando spalle e schiena invece che addome e diaframmi.
La respirazione toracica peggiora la sintomatologia associata all’ansia, poiché non riesce a riportare l’organismo in uno stato di completo rilassamento.
Respirare attraverso il diaframma, rilassa lo stomaco, e abbassa la frequenza cardiaca, favorendo il rilassamento del corpo.
Esercizio: inspira lentamente in 5 secondi, trattieni un apnea di 5 secondi, espira lentamente in 5 secondi e ancora apnea di 5 secondi – e ricomincia per una dozzina di atti respiratori.
2: meditare – come?
Sdraiati in un luogo tranquillo, possibilmente senza braccia e gambe incrociate.
Inizia a portare l’attenzione sulle dita del piede sinistro, sintonizzandoti sulle sensazioni che trasmette.
Solo le prime volte, qualora facessi fatica a percepire le sensazioni, aiutati immaginando di fare entrare ed uscire il respiro dalla zona del corpo su cui sei focalizzato.
Risali gradualmente lungo il piede e la gamba sinistra fino al bacino.
Una volta terminato lo scan della gamba sinistra, riparti dalle dita del piede destro, risalendo lungo il piede, la gamba e nuovamente il bacino.
Comincia a salire lungo il tronco passando dall’addome, dalla parte alta della schiena, dal petto e dalle spalle.
Passa alle dita delle mani e risali lungo le braccia fino alle spalle.
Successivamente focalizzati sul collo, sulla gola, sulla faccia, sulla nuca.
Concludi la meditazione sulla sommità del capo, immaginando che da esso entri il respiro, fluisca lunga tutto il corpo, ed esca dalle dita dei piedi.
3: dieta – cosa c’entra?
Consumare una dieta ricca di alimenti trasformati, e poveri di nutrienti, peggiora l’infiammazione intestinale, e la sintomatologia associata all’ansia.
Nell’intestino sono presenti moltissimi nervi. Questi nervi inviano e ricevono costantemente segnali al cervello. Lo stress cronico e l’ansia rilasciano cortisolo nel cervello.
(Livelli elevati di questo ormone sono associati a spasmi e diarrea)
Solitamente la connessione tra il cervello e l’intestino è a doppio senso, poiché il 50-90% dei soggetti che presentano la sindrome del colon irritabile (condizione caratterizzata da disturbi cronici dell’intestino), presentano anche stati d’ansia.
Basa la tua alimentazione su cibi naturali ricchi di vitamine e minerali.
4: probiotico – a cosa serve?
Per favorire il benessere dell’intestino occorre avere un microbiota intestinale ricco di batteri buoni. Uno stile di vita frenetico, ricco di stress, ed eccessive preoccupazioni favoriscono un habitat ideale per la proliferazione dei batteri patogeni.
Un buon integratore di probiotici contribuisce a migliorare la flora batterica e tutto il processo digestivo.
5: esercizio fisico – moderato!
L’esercizio fisico moderato, oltre a favorire la salute dell’organismo aumenta i neurotrasmettitori del benessere dopamina e serotonina.
Puoi praticare la corsa, il nuoto, e tutte quelle attività che inducono una migliore ossigenazione del corpo.
Occhio agli allenamenti intensi, poiché possono aumentare eccessivamente i livelli di cortisolo ed adrenalina.
6: visualizzazione – questa è ardua, vediamo.
Gli stati ansiosi sono causati da un’errata percezione della realtà.
“L’ansia è la paura della paura contenuta nella nostra immaginazione”.
Uno studio recente ha scoperto che l’immaginazione positiva riduce la paura.
Esercizio di visualizzazione positiva. Chiudi gli occhi ed immagina di affrontare una situazione che solitamente ti mette ansia. Immagina di trovarti in quella situazione completamente rilassato e a tuo agio.
Nota bene: Il cervello non è in grado di distinguere l’immaginazione dalla realtà.
Silvia Camesasca Osteopata
Tel: 3392052177
email: info@silviacamesasca.it
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