
Osteopatia come prevenzione
L’osteopatia sta facendo passi avanti nella sua strada verso il riconoscimento e in questo momento il focus è sull’utilizzo dell’osteopatia come mezzo di prevenzione.
La prevenzione riguarda moltissimi aspetti della quotidianità e va da una dieta sana e bilanciata, fare movimento, mantenere il peso forma, non fumare e dormire un numero adeguato di ore.
Come si inserisce l’osteopatia nella sfera della prevenzione?
Io ho una mi personale opinione ( ovviamente favorevole) ma per fortuna vi sono delle ricerche a supportare e/o smentire le mie idee, pensieri ed esperienze lavorative.
I lavoratori soffrono di disturbi muscoloscheletrici legati a lavori classificati come usuranti.
I disturbi che ne derivano, noti come lesioni da sforzo ripetitivo, comprendono un’ampia gamma di disturbi infiammatori e degenerativi.
Sindrome del tunnel carpale, sindrome da conflitto della spalla, l’epicondilite, tendinopatia del polso o della mano…
Queste condizioni sono solitamente attribuite a movimenti ripetitivi, energici e/o goffi. Movimenti che includono il sollevamento, la spinta, la trazione o il trasporto di pesi e che spesso vengono svolti con un impiego di tempo minimo possibile ( tanto lavoro fatto in fretta). Se può servirti un esempio fra tanti il lavoro di infermiere o Operatore Socio Sanitario, operaio, barista, cuoco, taxista/ autista ma anche aimè la posizione prolungata di ore di un impiegato alla scrivania.
L’obiettivo della prevenzione è limitare il verificarsi di infortuni e disabilità legati al lavoro ma anche LIMITARE le problematiche che possono degenerare nei lavoratori con patologie muscoloscheletriche accertate.
Gli stress sono derivanti da posture prolungate o scomode, dalla ripetizione senza tempi di recupero adeguati o dalla necessità di sollevare o spostare carichi eccessivi. Questi fattori di stress ergonomici portano i tessuti molli in prossimità delle ossa e articolazioni, provocando attrito e infiammazione, mentre altri esercitano uno sforzo eccessivo sui muscoli e sui tessuti connettivi.
Un esempio: schemi di movimento disfunzionali e meccanica articolare alterata aumentano lo sforzo fisico esercitato sui tendini e spesso posizionano i tendini contro la superficie abrasiva dell’osso adiacente. La tensione del tendine provoca la deformazione delle fibre.
Le microlesioni accumulate provocano un costante deterioramento della qualità della matrice del tendine cui segue una modificazione delle fibre di collagene presenti e questi cambiamenti portano alla tendinopatia .
Le attività di movimento ripetitivo ad alta frequenza producono un livello significativo di stress sui tendini che richiede periodi di recupero adeguati. Se il recupero è incompleto da un giorno all’altro, il lavoratore sarà predisposto agli infortuni.
Anomalie posturali di base preesistenti e schemi di movimento disfunzionali probabilmente predispongono il lavoratore a questi effetti.
Questo della tendinopatia è solo un esempio, di un solo aspetto, di ciò che il lavoro usurante causa al corpo. Vi sono delle ripercussioni sul sistema metabolico, energetico ed emotivo, la cui sintomatologia varia dall’emicrania, reflusso, gastrite, cefalea mio tensiva, dolore lombare ecc…
Quindi che strategia adottare sul posto di lavoro? Nessuna; un corpo libero da vincoli e tensioni lavora in modo “silenzioso”, non lo senti.
Agire preventivamente, liberare le strutture e migliorare il movimento sono la chiave per incorrere in un minor rischio di infortuni.
Il trattamento osteopatico è diretto al ripristino della normale funzione muscolare e della mobilità articolare.
Per ridurre il livello di input afferenti al midollo spinale e al cervello , e viene anche utilizzato per ripristinare l’equilibrio autonomo.
Correggendo i modelli di movimento disfunzionali e limitando la vulnerabilità dei tessuti allo stress è possibile mitigare il rischio di lesioni muscoloscheletriche.
Il ripristino dell’equilibrio del sistema nervoso autonomo e le misure che massimizzano la riserva fisiologica sono fondamentali per un programma di prevenzione degli infortuni.
Inoltre, non smetterò mai di ripeterlo, l’allenamento ( stretching e rinforzo) è sempre consigliato in una visione di prevenzione.
Posso aiutarti a stare meglio?
Lavoriamo insieme per farti stare bene e farti tornare il sorriso 🙂
Alcuni dei miei ultimi articoli
Meno mal di testa
Mal Di Testa Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il 47% delle persone in tutto il mondo soffre di problemi di mal di testa attivi, il 10% di emicrania, il 38% di cefalea di tipo tensivo e il 3% di cefalea cronica.Il...
Testoline Storte – Plagiocefalia
Testoline storte: L’asimmetria cranica o plagiocefalia ha un impatto estetico ma soprattutto, se non trattata, può portare ad alterazioni dello sviluppo neonatale. I bambini con questa condizione sono più inclini a compensazioni posturali,...
Sedentari ma Insonni
Lo stress è il peggior nemico del sonno, tutto il resto pare essere normalità. La cosa peggiore è entrare in quel circolo vizioso in cui lo stress di rimanere insonni ci tiene svegli innescando così una alterazione di ormoni, come cortisolo...