Lo stretto legame tra dolore fisico ed emotivo.
Che la sofferenza emotiva possa causare sintomi fisici è noto da tempo; una paura che fa vomitare – un rifiuto che brucia – un lutto che paralizza: la sofferenza emotiva può manifestarsi con sintomi fisici.
Mentre sensi come la vista e l’udito hanno vie nervose che dagli occhi e dalle orecchie conducono direttamente a una precisa regione cerebrale, la risposta del cervello al dolore è più complessa perché coinvolge anche pensieri ed emozioni.
È per questo che un buon libro può, per esempio, attenuare il mal di denti e una scottatura far più male se siamo giù di morale.
Le scansioni cerebrali mostrano che uno stimolo dolorifico fisico ed emotivo innescano una reazione nella stessa regione del cervello sia essa il il rifiuto sociale, il lutto, l’imbarazzo – o un dolore fisico.
Si stima che fino al 75% delle persone che soffrono di dolore cronico prova anche ansia e depressione. La predisposizione per uno di questi disturbi aumenta la probabilità di manifestare l’altro.
Tramite scansioni cerebrali di persone che soffrono di dolore cronico, ansia o depressione si è visto che esse avevano in comune alcuni cambiamenti nel cervello, tra cui una riduzione nel suo volume e alterazioni nei collegamenti neurali sia nella corteccia prefrontale, coinvolta nella formazione delle opinioni e delle azioni mirate, sia dell’insula, coinvolta nelle emozioni nelle percezioni e nella consapevolezza di se.
Un’altra potenziale spiegazione della coesistenza di dolore cronico e disturbi emotivi è che sono entrambi la conseguenza di squilibri chimici di una specifica regione cerebrale coinvolta a evitare la sofferenza e ricercare il piacere. Qui sono rilasciate due sostanze chimiche, il glutammato e il Gaba che inducono comportamenti associati rispettivamente alla paura e al dolore e alla ricompensa. I disturbi come il dolore cronico o la depressione sembra siano legati all’alterazione del normale equilibrio tra le due sostanze, che produce un aumento della sensibilità a potenziali minacce , rendendo le persone più inclini al dolore, all’istinto di chiudersi in sé, soffocando la gioia della ricompensa.
Il rapporto tra dolore fisico ed emotivo è complesso, ma la sovrapposizione dei meccanismi cerebrali ha un evidente beneficio per entrambi: forse nel vostro armadietto dei medicinali avete già un rimedio per alcuni dolori emotivi.
Nel 2011 infatti alcuni ricercatori hanno scoperto che il paracetamolo, oltre al dolore fisico, riduce quello legato al rifiuto sociale. E a conferma dell’importanza della mente, risulta più efficace se unito al perdono di chi l’ha causato.
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Tratto da Internazionale – New Scientist –
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