
Gonfiore alle estremità inferiori in gravidanza:
L’80% delle donne gravide riporta gonfiore delle gambe e dei piedi. Questo può avere cause che vanno dai cambiamenti fisiologici benigni a seri problemi clinici.
Durante la gravidanza la postura e l’andatura della donna si modificano per adattarsi al centro di gravità.
Le gambe si separano, la curva lordotica si accentua, il peso si distribuisce in modo antero-posteriore sul bacino su sacro e sul pube. L’utero che si ingrossa esercita una pressione sullo scheletro osseo e sulle strutture contenute nella pelvi. La congestione vascolare degli organi e delle estremità inferiori causa edema, stipsi, pressione sulla vescica, dilatazione delle vene emorroidarie.
Tutti questi cambiamenti, di peso, baricentro e adattamenti posturali, sono ostacoli alla respirazione agevole.
Diverse disfunzioni possono influire sull’edema a gambe e piedi: nel trattamento osteopatico non ci si focalizza solo sul ritorno venoso degli arti inferiori ma su tutti i possibili ostacoli del circolo linfatico come il passaggio cervicale, le stretto toracico, l’escursione del diaframma, il bascula mento dell’osso sacro, il movimento delle ossa iliache. La riduzione dell’iperlordosi può contribuire a diminuire la pressione dell’utero sul piccolo bacino, alleviando l’ostacolo al circolo del pavimento pelvico. Idem la riduzione delle tensioni sulle articolazioni delle anche o degli arti inferiori ( anche esiti di vecchi traumi).
Ma non vi sono solo possibili ostacoli strutturali: cicatrici, tono dei muscoli addominali, grandezza e compressione esercitata dall’utero sulla vena cava… qualsiasi congestione linfatica o compromissione della circolazione possono essere causa di edema.
Oltre al trattamento osteopatico, si raccomanda un blando esercizio fisico ( laddove la salute e la gravidanza lo permette) – soprattutto camminare – favorisce la circolazione del sangue e linfa e allevia l’edema ( la pompa dei muscoli è i miglior drenante), per chi non ama o camminare una buona alternativa è la ginnastica aerobica in acqua.
Quando si riposa è meglio sul fianco sinistro per evitare la compressione della vena cava inferiore, facilitando il ritorno venoso e la diuresi. Infine l’uso delle calze elastiche che pare essere più efficace dell’elevazione dei piedi per 30 min.
Silvia Camesasca Osteopata
Tel: 3392052177
email: info@silviacamesasca.it
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